martedì 8 marzo 2011

Un piatto “complesso”..

Lo scorso fine settimana ci siamo ritrovate nelle bellissime montagne vipitenesi e tra una sciata, una slittata e una camminata ad un certo punto è arrivato il momento del pranzo.. e con un sano e robusto appetito ci siamo apprestate ad ordinare un piattino che per molti è sinonimo di anti-dieta…
Lo sappiamo cosa penserete.. “ma come le dietiste mangiano questi piatti?”.. ovviamente sì e anche senza sensi di colpa.
A voi vogliamo dare il nostro consiglio per non finire vittime del colesterolo!
Analizzando il valore nutrizionale di questo piatto è chiaro a tutti che si tratta di un piatto ricco di grassi e con un valore calorico molto elevato se consideriamo solo il peso in sè della preparazione stessa. Sazia per il contenuto ma non per la masticazione visto che tutta la preparazione si scioglie letteralmente in bocca.. questo ovviamente potrebbe far decidere di accompagnare il piatto con altre preparazioni andando così ad aumentare notevolmente il valore calorico totale del singolo pasto.
Noi vi consigliamo di abbinare un buon pane nero (ricco di fibre) che attiva la masticazione e il senso di sazietà, una porzione di crauti per l’apporto di fibra, e poi compensare a cena con un piatto leggero di minestra.
Questo vi permette di togliervi lo sfizio senza lo strazio…
Nb: il piatto si chiama: uova all’occhio di bue, speck e patate.. di sicuro da provare.. con il nostro sistema però!

1 commento:

  1. Buonissimo lo voglio! ma solo nella versione tradizionale!

    RispondiElimina