venerdì 4 marzo 2011

Una “sana” tisana al finocchio?

Quanti di noi alla sera dopo una stancante giornata di lavoro, o un pasto particolarmente ostico da digerire si sono concessi una “digestiva” tisana al finocchio?
Pensiamo proprio in tanti… E allora vogliamo condividere con voi alcune recenti scoperte scientifiche.
L’INRAN (Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti) ha pubblicato uno studio sull’estragolo (sostanza che in alte dosi ha effetti genotossici e cancerogeni).
L’estragolo è una sostanza naturale presente nei semi di finocchio e di conseguenza, nelle tisane a base di questo ingrediente, molto utilizzate non solo come digestivo, ma soprattutto come rimedio naturale per le coliche dei neonati e per favorire la produzione del latte nelle mamme durante l’allattamento.
Il risultato della ricerca è il seguente: l’estragolo nelle concentrazioni riscontrate nelle tisane è risultato in un quantità tale da ritenersi non sicuro per il consumo soprattutto per le seguenti  categorie:
1.       bambini sotto i 4 anni
2.       donne in gravidanza
3.       donne che allattano
Alla luce di quanto riportato, ci sentiamo di sconsigliarvi un consumo eccessivo di infusi a base di finocchio sia ottenuti tramite bustine da tè, tisane solubili istantanee e semi sfusi, e soprattutto di diffondere tale informazione alle categorie che più di altri sono a rischio e che, paradossalmente, sono proprio quelle che maggiormente ne fanno uso.
Cosa consigliare come alternativa purtroppo è difficile: in natura esistono numerose sostanze che possono aiutare la digestione, ci viene in mente lo zenzero..
Sarebbe interessante se qualcuno fosse in grado di trovare una soluzione alternativa, invece, per  aumentare la produzione del latte e per le coliche del neonato, anche se pare che non esistano studi scientifici rigorosi e sicuramente non esistono prodotti miracolosi.

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